Il teatro. La massima espressione artistica che comprende tutto: recitazione, canto, musica, fotografia.
Gli attori di teatro sono fantastici, ho la fortuna di conoscerne un gruppo, e pare che possano vivere un mondo parallelo e leggero. Poi, quando serve, per l’arte possono diventare chiunque. Ho scattato anche delle fotografie a questi ragazzi, mi servivano dei ritratti per un lavoro che sto eseguendo sulla diga Del Vajont. La profondità che riescono a dare alle loro espressioni è disarmante, ho avuto grandi difficoltà a fare l’editing delle fotografie poiché ogni scatto era “buono”. E’ bastato presentargli il progetto con due righe, dargli un ruolo e la magia si è completata in un attimo, senza fatica.
Per apprezzare davvero le doti di un attore lo si deve vedere impegnato in vari spettacoli, non ne basta uno solo. Quando cambia faccia capisci il bravo attore teatrale; in grado di passare da un personaggio all’altro anche solo cambiando scena o atto.
Quando si chiude il sipario vorrei sempre essere là dietro con loro poiché penso sia un momento catartico. Dall’altra parte, centinaia di persone che applaudono.
Quello che forma un tema teatrale è la nascita di un’idea, spesso un racconto molto semplice che sul palco viene esaltato dalla drammaticità degli attori. In questo il teatro supera ogni altro genere narrativo. La capacità di far viaggiare con la mente è la stessa che si prova quando si sta ad occhi chiusi ad ascoltare un brano di musica classica.
Mentre scorro gli scatti dell’ultimo spettacolo teatrale, lo rivivo intensamente. Certe espressioni durano un attimo; la mia macchina fotografica è in grado di bloccare quell’istante e riproporlo in modo inedito e per sempre; gli altri sono regali degli attori.